Bonus ristrutturazioni 2022: ristrutturare casa con lo sconto in fattura del 50%
Come funziona il bonus ristrutturazioni e come usufruire dello sconto in fattura.
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il bonus ristrutturazioni e introdotto alcune novità. In questo articolo vedremo in cosa consiste il Bonus Ristrutturazione, quali interventi sono ammessi e come usufruire dello sconto in fattura per ristrutturare a tua casa a Trapani a metà prezzo.
Cos'è il bonus ristrutturazioni 2022
Tramite i bonus introdotti dallo Stato è possibile detrarre dalle tasse future anche le spese sostenute per interventi edili. Nel dettaglio, la legge di Bilancio 2022 ha prorogato il cosiddetto Bonus Ristrutturazioni, cioè un'agevolazione fiscale per i lavori di ristrutturazione che permette di portare in detrazione (sotto forma di rimborso Irpef) il 50% dell'importo delle spese di ristrutturazione. L'importo massimo agevolabile è di 96mila euro.
In questo caso il contribuente anticipa tutte le spese e il 50% di quest'ultime gli verrà rimborsato in sede di dichiarazione dei redditi come detrazione IRPEF, in 10 quote annuali di pari importo.
Ad esempio, se la ristrutturazione del tuo immobile ti costa 86mila euro, potrai richiedere un rimborso da 44mila euro, cioè del 50% del valore, che ti sarà restituito in 10 quote annuali da 4400 euro l’una sotto forma di rimborso Irpef.
Bonus ristrutturazioni con sconto in fattura 50%
In alternativa alla detrazione sotto forma di rimborso Irpef in 10 anni, il beneficiario può usufruire di uno sconto immediato nella fattura del 50%.
In questo caso l'azienda che effettua i lavori di ristrutturazione (come nel caso di Tink Ristrutturazioni) anticiperà la spesa detraibile (il 50%) e ti riconoscerà direttamente uno sconto del 50%. La ristrutturazione ti costerà quindi la metà!
Facciamo un'esempio: se la ristrutturazione del tuo immobile ti costa 50mila euro, Tink Ristrutturazioni ti applicherà uno sconto in fattura del 50% e pagherai solo la metà (25mila euro).
I lavori ammessi
Le principali tipologie di intervento che rientrano nel bonus ristrutturazione sono:
- Manutenzione ordinaria: riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici; rifacimento di intonaci interni; impermeabilizzazione di tetti e terrazze; sostituzione di pavimenti; sostituzione infissi e serramenti; ecc
- Manutenzioni straordinaria: rinnovo e sostituzione di parti anche strutturali degli edifici; realizzazione ed integrazione di servizi igienico/sanitari e tecnologici; rifacimento di scale e rampe; interventi finalizzati al risparmio energetico; ecc.
- Restauro e risanamento conservativo: interventi mirati all’eliminazione di situazioni di degrado; adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti; realizzazione di una mansarda o di un balcone;
- Ristrutturazione edilizia: demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente; modifica della facciata; realizzazione di una mansarda o di un balcone; apertura di nuove porte e finestre; trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda; costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
Chi può richiedere il bonus ristrutturazione
Il bonus ristrutturazione può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell' IRPEF (l'imposta sui redditi delle persone fisiche). In particolare, possono beneficiarne:
- il proprietario e il nudo proprietario
- chi ha il diritto al godimento del bene immobile (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;
- soggetti che hanno un contratto di affitto sul bene immobile;
- le persone che ricevono un comodato d’uso sul bene immobile;
- i soci di cooperative divise e indivise;
- gli imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- i soci di proprietà semplici;
- coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.
Contattaci se vuoi saperne di più su come ristrutturare casa con lo sconto in fattura o per richiedere un preventivo gratuito.
Buona ristrutturazione!
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