Progettazione e realizzazione impianti domotica a Trapani
Ogni tipo di ristruttuzione ha esigenze diverse
TINK è un’azienda qualificata all’installazione degli impianti e possiamo realizzare per te un servizio rapido, professionale e garantito. Siamo a tua completa disposizione per offrirti ogni tipo di intervento, fornendoti un servizio che va dalla progettazione alla realizzazione e infine alla manutenzione degli impianti.
Ti offriamo la completa assistenza su:
- Impianto elettrico e domotica;
- Impianto gas;
- Impianto idrico
- Impianto termoidraulico
- Impianto di riscaldamento a pavimento
- Impianto di condizionamento canalizzato
- Impianto solare termico
- Impianto fotovoltaico
IMPIANTO ELETTRICO
TINK è un’azienda qualificata e abilitata all’installazione, alla trasformazione, all’ampliamento e alla manutenzione degli impianti elettrici, radiotelevisivi ed elettronici in genere, ai sensi del D.M. 37/2008, e possiamo realizzare per te:
- Impianti elettrici completi
- Impianti di ricezione TV (terrestri e satellitari)
- Impianti TV a circuito chiuso
- Impianti citofonici e videocitofonici
- Impianti automazione cancelli
- Impianti automazione serrande
- Impianti antintrusione e antifurto
- Impianti di videosorveglianza
DOMOTICA
Rendere domotico il tuo impianto elettrico significa interfacciarlo introducendo al suo interno un elemento “smart”. Un impianto domotico è in grado di far comunicare i diversi impianti della tua casa integrandoli: così il sistema di illuminazione sarà collegato a quello di controllo della temperatura, ma anche ad esempio con i sistemi di antintrusione.
Questo sistema integrato rende possibile la creazione di scenari, ovvero un insieme di azioni che si attivano contemporaneamente con un unico comando che può essere dato da un pulsante, da un telecomando, da uno smartphone, tramite internet o gsm.
Attraverso un sistema di timer si possono programmare le azioni in maniera automatica, senza doverle quindi attivare manualmente.
È possibile inoltre creare diversi scenari automatici, ad esempio potete impostarne uno per il giorno, quando siete a lavoro, che spenga tutte le luci e che tenga la temperatura media e costante, mentre un altro al vostro ritorno che accenda tutte le luci e d’inverno alzi la temperatura o d’estate avvii i condizionatori.
IMPIANTO GAS
Il gas metano è ormai presente in molte delle nostre abitazioni, utilizzato per cucinare, scaldare l’acqua, per il riscaldamento invernale ed anche per il condizionamento estivo. Tuttavia il metano è anche un fluido altamente infiammabile e i prodotti della sua combustione possono generare il monossido di carbonio, elemento tossico per l’organismo umano. Da qui l’esigenza fondamentale della sicurezza degli impianti a gas che devono essere realizzati o modificati secondo le norme vigenti ed esclusivamente ad opera di installatori qualificati che, al termine dell’installazione e previo collaudo, rilasciano al committente la Dichiarazione di Conformità dell’impianto.
Al termine dell’esecuzione dell’impianto, e previo collaudo, deve essere rilasciato dalla ditta installatrice una certificazione nella quale si dichiara che l’installazione è stata compiuta in conformità a disposizioni legislative particolari e a specifiche norme tecniche. Per la redazione degli allegati e degli eventuali progetti sono necessarie specifiche figure come il Responsabile Tecnico dell’impresa, o il Progettista abilitato, iscritto in apposito albo.
IMPIANTO IDRICO
L’adduzione e la distribuzione dell’acqua calda e fredda all’interno degli edifici, è realizzata tramite un impianto specifico che canalizza il fluido attraverso opportune tubature in entrata ed in uscita. In linea generale un impianto idraulico svolge tre funzioni:
- Adduzione di acqua calda e fredda, che può provenire da acquedotto o serbatoio di accumulo;
- Distribuzione del fluido all’interno di un circuito, con sistema di tubazioni;
- Scarico delle acque sporche, in fognatura comunale o in pozzo.
Per avere un’idea dell’importanza degli impianti idraulici domestici basti pensare che il consumo medio giornaliero di un individuo con abitudini normali all’interno di una abitazione è di circa 200 litri, di cui 130 per usi igienici (lavabo, wc, bidet, doccia, vasca) e 70 per uso domestico (lavello, lavatrice).
IMPIANTO TERMOIDRAULICO
Un sistema di riscaldamento termoidraulico, è un impianto termico che utilizza l’acqua calda come fluido vettore.
Si definisce impianto termico un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti con o senza produzione di acqua, comprendente sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e di controllo. In un’abitazione civile, l’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione dell’impianto termico e il rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica sono affidati al responsabile dell’impianto, che spesso coincide col proprietario dell’abitazione, che conserva aggiornato a propria cura e spese il libretto d’impianto, ovvero il documento di riconoscimento che descrive le caratteristiche tecniche del sistema impiantistico installato e all’interno del quale, nel tempo, sono registrate le eventuali modifiche, sostituzioni di componenti e tutti gli interventi di controllo effettuati.
In linea generale l’impianto di riscaldamento è composto da due componenti distinti, ovvero dal sistema di produzione del calore e dal sistema di trasmissione del calore. La scelta della tipologia dell’impianto è molto più complessa di quanto si creda, e per questo spesso ci si affida a consulenze di installatori professionisti qualificati. E’ fondamentale considerare le caratteristiche geometriche e costruttive dell’abitazione, l’orientamento, l’ambiente di riferimento, la potenza richiesta, le fonti energetiche disponibili e in particolare le necessità di utilizzo. Oltre ai costi di installazione e funzionamento, poi, vi sono altri importanti aspetti da considerare, come la praticità di utilizzo e l’ingombro dell’impianto. Un ulteriore punto fondamentale è rappresentato poi dal tipo di combustibile impiegato, che può essere più o meno ecologico.
L’impianto termoidraulico, che ad oggi risulta il sistema di riscaldamento più diffuso in Italia, produce calore attraverso un generatore che molto spesso è una caldaia, e distribuisce attraverso tubazioni di andata e ritorno il fluido vettore agli elementi terminali (radiatori).
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
Tra i tanti sistemi di riscaldamento offerti dalla tecnologia contemporanea, il riscaldamento a pavimento rappresenta attualmente la scelta più apprezzata per la costruzione di nuove abitazioni e per la ristrutturazione di quelle già esistenti, poiché è in grado di assicurare un notevole risparmio energetico che può essere facilmente associato all’utilizzo di fonti alternative di alimentazione. Inoltre, la caratteristica di questo tipo di impianto è quella di propagare il calore per irraggiamento, garantendo la presenza di una temperatura costante in tutta la casa con conseguente miglioramento del comfort. L’uniforme ripartizione delle temperature all’interno degli ambienti, infatti, genera una piacevole sensazione di benessere fisico, garantendo notevole risparmio energetico, massima libertà di arredamento, ambienti sani e puliti. Disponibili in diverse soluzioni, gli impianti a pavimento possono essere utilizzati con straordinari risultati in qualsiasi tipologia di ambiente, nuovo o in ristrutturazione, nel settore residenziale, terziario e industriale.
Gli elementi radianti, costituiti da tubi in materiale resistente alle alte temperature ed al calpestio, vengono opportunamente inseriti e distribuiti uniformemente sotto il pavimento, affogati nel massetto. L’impianto risulta così invisibile, a tutto vantaggio dell’estetica e consentendo un miglior sfruttamento degli spazi. La trasmissione del calore avviene principalmente per irraggiamento, mediante un flusso di aria calda che si propaga dal basso verso l’alto. In questo modo si evitano fastidiosi spostamenti d’aria e di polveri e il calore viene diffuso in modo più uniforme e confortevole.
Se paragonato ai tradizionali corpi scaldanti, il pavimento radiante presenta minori costi di esercizio sul funzionamento 24h su 24h, poiché è un sistema a bassa temperatura, con tubazioni o conduttori elettrici che lavorano a circa 30-40 °C (contro i 60-75 °C dei comuni caloriferi). È stato calcolato che un riscaldamento a pavimento consente una diminuzione delle spese energetiche del 30% rispetto ad un normale e tradizionale impianto. Questa forma di riscaldamento, inoltre, è in grado di evitare due inconvenienti tipici degli impianti a corpi scaldanti, ovvero la combustione del pulviscolo atmosferico, che può causare senso di arsura e irritazione alla gola, e l’elevata circolazione di polvere, che può esser causa di allergie e difficoltà respiratorie. Un’ulteriore nota positiva riguarda il mantenimento di buone condizioni igieniche ambientali, in quanto i pavimenti radianti evitano il formarsi di zone umide a pavimento, e l’insorgere di muffe e della relativa fauna batterica sulle pareti che confinano coi pavimenti caldi.
IMPINATI DI CONDIZIONAMENTO CANALIZZATO
Il funzionamento di un impianto canalizzato è del tutto simile a quello di un sistema tradizionale, essendo dotato delle funzioni di:
- Riscaldamento
- raffrescamento
- deumidificazione dell’aria.
Anche in questo caso sono presenti un’unità condensante esterna e una macchina interna. Ciò che lo distingue è invece la presenza di un solo split interno. Da questo, l’aria refrigerata viene trasportata in maniera omogenea in tutta la casa attraverso una canalizzazione di tubazioni termoisolate. In ciascun locale viene poi diffusa mediante le apposite griglie di mandata e ripresa dell’aria che possono essere anche con serranda motorizzata, per impostare l’immissione dell’aria nei relativi abienti. Le canalizzazioni sono provviste di filtri antipolline e in grado di trattenere le sostanze inquinanti.
L’unità interna deve essere posta in un punto facilmente accessibile per la manutenzione attraverso una botola. Per questo motivo, viene di solito disposta in un locale non dedicato alla convivialità, come il corridoio o un ripostiglio, per non rovinare l’estetica.
Il vantaggio principale della climatizzazione canalizzata è indubbiamente quello estetico. Rende possibile infatti eliminare l’ingombro di una unità a parete in ogni stanza che rischia di interferire con la disposizione degli arredi. Per installare l’impianto occorre realizzare un controsoffitto in cui far passare le canalizzazioni. Anziché essere penalizzante, ciò contribuisce ulteriormente a personalizzare e rendere originale l’estetica della casa. I consumi energetici sono inferiori se lo paragoniamo a un impianto con split delle stesse dimensioni. L’aria refrigerata viene infatti prodotta da una sola macchina per tutta la casa. Un buon impianto di climatizzazione deve avere un adeguato controllo del livello sonoro per limitarne la rumorosità. Da questo punto di vista il sistema canalizzato è sicuramente più silenzioso, perché l’unità interna è racchiusa all’interno di una struttura.
La soluzione canalizzata appare decisamente quella più conveniente per le abitazioni molto grandi e per quelle che si sviluppano su più livelli, dove insomma risulta più difficile climatizzare ogni singola stanza.
SOLARE TERMICO
Gli impianti solari termici sono dispositivi che permettono di catturare l'energia solare, immagazzinarla e usarla nelle maniere più svariate, in particolare ai fini del riscaldamento dell'acqua corrente in sostituzione delle caldaie alimentate tramite gas naturale.
Esistono quattro tipi di impianti:
- a circolazione naturale: in questo tipo il fluido è l'acqua stessa che riscaldandosi sale per convezione in un serbatoio di accumulo (boiler), che deve essere posto più in alto del pannello, dal quale viene distribuito alle utenze domestiche; il circuito è chiuso, in quanto l'acqua che viene consumata viene sostituita dall'afflusso esterno. Questo impianto ha per pregio la semplicità ma è caratterizzato da una elevata dispersione termica, a scapito della efficienza.
- a circolazione forzata: un circuito composto dal pannello, una serpentina posta all'interno del boiler ed i tubi di raccordo. Una pompa, detta circolatore, permette la cessione del calore raccolto dal fluido, in questo caso glicole propilenico, simile al glicole etilenico (il liquido usato per i radiatori delle automobili), alla serpentina posta all'interno del boiler. Il circuito è notevolmente più complesso, dovendo prevedere un vaso di espansione, un controllo di temperatura ed altri componenti, ed ha un consumo elettrico dovuto alla pompa e alla centralina di controllo, ma ha una efficienza termica ben più elevata, visto che il boiler è posto all'interno e quindi meno soggetto a dispersione termica durante la notte o alle condizioni climatiche avverse.
- a svuotamento: il sistema è analogo a quello a circolazione forzata, solo che l'impianto viene riempito e quindi usato solo quando è necessario o possibile. Se l'impianto ha raggiunto la temperatura desiderata, si svuota, oppure se manca il sole l'impianto non si riempie. questo permette anche di aumentare il numero dei collettori solari. Unico vincolo risiede nella necessità di avere una pendenza minima tra il collettore e il serbatoio di raccolta.
- a concentrazione con inseguitore solare: in grado di concentrare i raggi solari in corrispondenza del fluido termoconduttore grazie ad una particolare forma parabolica
IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Un impianto fotovoltaico è un impianto elettrico costituito essenzialmente dall'assemblaggio di più moduli fotovoltaici che sfruttano l'energia solare incidente per produrre energia elettrica mediante effetto fotovoltaico, della necessaria componente elettrica (cavi) ed elettronica (inverter) ed eventualmente di sistemi meccanici-automatici ad inseguimento solare.
Gli impianti fotovoltaici sono principalmente suddivisi in 2 grandi famiglie:
- impianti "ad isola" (detti anche "stand-alone"): non sono connessi ad alcuna rete di distribuzione, per cui sfruttano direttamente sul posto l'energia elettrica prodotta e accumulata in un accumulatore di energia (batterie);
- impianti "connessi in rete" (detti anche grid-connected): sono impianti connessi ad una rete elettrica di distribuzione esistente e gestita da terzi e spesso anche all'impianto elettrico privato da servire;
Un caso particolare di impianto ad isola, detto "ibrido", resta connesso alla rete elettrica di distribuzione, ma utilizza principalmente le sue fonti, una sola, o può avere una combinazione, ad esempio, fotovoltaico, eolico, gruppo elettrogeno, anche con l'aiuto di un accumulatore. Qualora nessuna delle fonti sia disponibile o l'accumulatore sia scarico, un circuito collega l'impianto alla rete elettrica per la continuità della fornitura.
Dal punto di vista strutturale, va menzionata la posa "architettonicamente integrata" (noto anche con l'acronimo BIPV, Building Integrated PhotoVoltaics, ovvero "sistemi fotovoltaici architettonicamente integrati"). L'integrazione architettonica si ottiene ponendo i moduli fotovoltaici dell'impianto all'interno del profilo stesso dell'edificio che lo accoglie. Le tecniche sono principalmente:
sostituzione locale del manto di copertura (es. tegole o coppi) con un rivestimento idoneo a cui si sovrappone il campo fotovoltaico, in modo che questo risulti affogato nel manto di copertura;
impiego di tecnologie idonee all'integrazione, come i film sottili;
impiego di moduli fotovoltaici strutturali, che svolgono anche la funzione di infisso, con o senza vetrocamera.
I costi per realizzare un impianto fotovoltaico integrato sono più alti rispetto a quello tradizionale, ma il risultato estetico è privilegiato dalla normativa del Conto energia, con il riconoscimento di una tariffa incentivante sensibilmente più elevata.
Il nostro consulente termotecnico ti può consigliare sulle ultime normative fiscali e sui prodotti più performanti presenti in commercio.
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