Decreto Rilancio: Tutte le novità sull'ecobonus 110%

Grazie alle ultime disposizioni normative in campo di detrazioni fiscali, il Governo ha emanato il Decreto Rilancio, il cui testo ufficiale è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020 al n. 34 e ha confermato due super-sconti in aggiunta ai bonus ad oggi vigenti per le ristrutturazioni degli appartamenti (50% sulle ristrutturazioni edilizie; 50% bonus mobili; 36% bonus verde). Le due novità fanno riferimento all’ecobonus e il sismabonus, saliti entrambi al 110%. A chi effettuerà dunque (tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021) lavori di efficentamento energetico e riduzione del rischio sismico sulla prima casa verrà quindi restituita tramite detrazione Irpef o Ires la spesa completa suddivisa in cinque quote di pari importo, più un bonus aggiuntivo.

Importante, in questa fase di grande confusione, è ricordare che le novità relative alle detrazioni fiscali non riguardano (come potrebbe sembrare o come è stato erroneamente comunicato) le ristrutturazioni degli interni, rispetto alle quali rimarranno in vigore i bonus validi in precedenza, ma solo l’efficientamento energetico, il fotovoltaico e gli interventi antisismici. Rientrano nel super bonus gli interventi sulle parti comuni degli edifici per sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati per il riscaldamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione e quelli su edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento a pompa di calore. Errato dunque è pensare che la ristrutturazione di casa e dei suoi spazi interni diventi “gratis”.

Vediamo più da vicino tutte le novità relative ai nuovi maxi-incentivi per capire al meglio come orientarsi

Le nuove detrazioni del Decreto Rilancio si inseriscono in un panorama molto complesso, in cui diversi bonus (ecobonus, sisma bonus, bonus ristrutturazione, bonus mobili, etc.) sono già attivi. Nel dettaglio, le detrazioni in vigore fino a prima del Decreto Rilancio si potevano riassumere come segue:

  • 50% sulle ristrutturazioni edilizie
  • bonus mobili al 50%
  • bonus verde al 36%
  • bonus facciate al 90% per la tinteggiatura, la pulitura o il rifacimento degli involucri edilizi
  • sismabonus dal 50 all’85% a seconda della riduzione del rischio sismico
  • ecobonus (dal 50% al 75%)

La novità del nuovo Decreto Rilancio riguardano soprattutto l’ecobonus e il sismabonus che sono stati confermati al 110%.

Resta il vincolo del miglioramento di due classi energetiche dell’edificio (se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’APE) e, per il sismabonus, la possibilità di usufruirne non solo nelle zone sismiche 1 e 2, ma anche nella zona 3. Per il sismabonus c’è anche un’altra novità importante: una detrazione al 90% per l’acquisto della polizza assicurativa anticalamità se acquistata insieme all’intervento antisismico.

Rientrano nel super bonus gli interventi sulle parti comuni degli edifici per sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati per il riscaldamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione e quelli su edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento a pompa di calore.

A chi spetta l’ecobonus

Possono usufruire della detrazione al 110% tutti i contribuenti sia residenti che non residenti (pure se titolari di reddito d’impresa) che possiedono l’immobile dove verrà realizzato l’intervento. Nel dettaglio:

  • le persone fisiche
  • i contribuenti titolari di reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
  • le associazioni tra professionisti e gli enti (pubblici/privati) che non svolgono attività commerciale
  • i titolari di reddito d’impresa (solo con riferimento ai fabbricati utilizzati per l’attività imprenditoriale)
  • i titolari di un diritto sull’immobile, i condòmini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali) e gli inquilini che hanno l’immobile in comodato
  • il familiare/coniuge o convivente more uxorio che vive con il possessore/detentore dell’immobile dove verrà realizzato l’intervento (a patto che sostenga personalmente la spesa)

Come richiedere l'ecobonus

Chi richiede l’agevolazione dovrà essere in possesso dei seguenti documenti:

  • scheda relativa agli interventi realizzati
  • asseverazione di un tecnico abilitato o del direttore dei lavori che dimostri che l’intervento è conforme ai requisiti richiesti
  • APE (attestato di prestazione energetica)

L’APE non è richiesto per gli interventi di:

  • sostituzione di finestre e infissi in singole unità immobiliari e l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione
  • acquisto e posa in opera di schermature solari
  • installazione di impianti di climatizzazione dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
  • acquisto e installazione di dispositivi multimediali

I lavori vanno realizzati tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 e l’agevolazione consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires. La regola vale anche per le facciate dei palazzi, che potranno essere rinnovate praticamente gratis!

Per quali lavori si può chiedere l’ecobonus al 110%

Si potrà richiedere l’ecobonus al 110% per tutti i lavori già elencati nel precedente testo di legge più due importanti novità. Vediamo insieme la totalità dei lavori ammessi:

  • sostituzione di finestre e infissi
  • installazione caldaie a biomassa/condensazione di classe energetica A
  • interventi di coibentazione
  • riqualificazione totale per ridurre del 50/60% le spese di gas e luce
  • installazione di pompe di calore, caldaie, scaldacqua a pompa di calore, schermature solari, sistemi di building automation, pannelli fotovoltaici e collettori solari per produrre acqua calda
  • rifacimento facciate e lavori condominiali di efficientamento energetico
  • impianti fotovoltaici
  • messa in sicurezza di strutture rafforzate per chi vive nelle zone a rischio sismico
  • acquisto di accumulatori/colonnine di ricarica per auto elettriche

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